Tempo addietro ho scritto qualcosa a proposito di Android e gapps. Dopo battaglie degne di un vero fanboy con tanto di pedigree cosa è successo? Chi aveva ragione? Io o io medesimo altro?
Andiamo a controllare
Per prima cosa ho installato una Cyanogenmod. Nota rom, pardon: nota distribuzione Android. Tutto funzionante. Tutto aggiornatissimo alla ultima versione del robottino verde. Manca solo una cosa: le gapps. Ovviamente.
Allora mi son detto: adesso dimostro a tutti la mia tesi:
Android è open. Si può vivere anche senza le gapps proprietarie. Fancul0 le gapps, viva il mondo libero!!
Così, dopo l’esorcismo delle gapps a suon di parolacce, sono andato online e sono andato alla ricerca di market alternativi. Android permette l’installazione di software non proveniente da mamma Google senza perdere la garanzia e senza mettere mano a jailbricchi vari.
Primo dilemma: installare direttamente un market pirata?
Qui il discorso richiama la legalità e la morale.
Io consiglio di comprare sempre le proprie app, giochi, film e musica perché è un modo per dimostrare la propria gratitudine nei confronti di chi le ha fatte. Poi, non intendo certo giudicare chi la pensa diversamente anzi… la pirateria in qualche modo tiene bassi i prezzi, porta maggiore qualità sul mercato e fondamentalmente è anche una risorsa. Ma non usciamo fuori tema con idee personali. Torniamo all'esperimento.
Installo i soliti store di app: amazon, appbrain, slideme e mikandi.
No mikandi no
Iniziano i guai. Innanzitutto non avere le gapp implica l’assenza di tutte quelle app onestamente prese sul playstore (e si sapeva).
E che pall! Va beh, ho un’altro cell android. In qualche modo andremo avanti.
Non ci sono le app proprietarie di Google. E va beh: si sapeva. In qualche modo faremo. Vediamo, vediamo,..
Al posto di maps c’è waze. Installo waze e fancul0 Google.
..
..
.
O_o waze non va. E non è l’ultima app a fare i capricci!! Anche l’amata seepu(app per monitorare in tempo reale processore, ram e traffico di rete) non va! Ohh, non funziona neanche questa! La spiegazione è semplice: le gapps non sono solo playstore e qualche app più o meno utile. Sono anche sevizi, processi, librerie, demoni su cui si appoggiano gli sviluppatori per fare le proprie app. In realtà si può fare a meno ma qui la scelta è dello sviluppatore,..
Quindi, alla fine, niente gapps implica niente app dipendenti dai servizi di google Adesso capisco perché anche i tablet cinesi da quattro soldi hanno le gapps,..
Infine appbrain. Bello, bello. C’è tutto però,.. si ricollega al solito al google play. Senza, non puoi installare niente.
Morale della favola: ha vinto Google.
Installando il playstore anche le app degli altri store riprendono a funzionare,…
Ma dico io: è vera libertà questa? E’ vero open source?
Per me no. Però Android è sempre il meno peggio di tutti. Teniamocelo caro.
Quindi, alla fine, niente gapps implica niente app dipendenti dai servizi di google Adesso capisco perché anche i tablet cinesi da quattro soldi hanno le gapps,..
Infine appbrain. Bello, bello. C’è tutto però,.. si ricollega al solito al google play. Senza, non puoi installare niente.
Morale della favola: ha vinto Google.
Installando il playstore anche le app degli altri store riprendono a funzionare,…
Ma dico io: è vera libertà questa? E’ vero open source?
Per me no. Però Android è sempre il meno peggio di tutti. Teniamocelo caro.
AGGIORNAMENTO
Sulle versioni più vecchie di Android come gb, la dipendenza dalle gapps è meno marcata. Quindi chi volesse provare a vivere senza i servizi Google la scelta è quasi obbligata.
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